Messaggio 001
Comunicazione della Commissione - TRIS/(2024) 0139
Direttiva (UE) 2015/1535
Notifica: 2024/0025/HU
Notifica di un progetto di testo da parte di uno Stato membro
Notification – Notification – Notifzierung – Нотификация – Oznámení – Notifikation – Γνωστοποίηση – Notificación – Teavitamine – Ilmoitus – Obavijest – Bejelentés – Notifica – Pranešimas – Paziņojums – Notifika – Kennisgeving – Zawiadomienie – Notificação – Notificare – Oznámenie – Obvestilo – Anmälan – Fógra a thabhairt
Does not open the delays - N'ouvre pas de délai - Kein Fristbeginn - Не се предвижда период на прекъсване - Nezahajuje prodlení - Fristerne indledes ikke - Καμμία έναρξη προθεσμίας - No abre el plazo - Viivituste perioodi ei avata - Määräaika ei ala tästä - Ne otvara razdoblje kašnjenja - Nem nyitja meg a késéseket - Non fa decorrere la mora - Atidėjimai nepradedami - Atlikšanas laikposms nesākas - Ma jiftaħx il-perijodi ta’ dewmien - Geen termijnbegin - Nie otwiera opóźnień - Não inicia o prazo - Nu deschide perioadele de stagnare - Nezačína oneskorenia - Ne uvaja zamud - Inleder ingen frist - Ní osclaíonn sé na moilleanna
MSG: 20240139.IT
1. MSG 001 IND 2024 0025 HU IT 18-01-2024 HU NOTIF
2. Hungary
3A. Európai Uniós Ügyek Minisztériuma
EU Jogi Megfelelésvizsgálati Főosztály - Műszaki Notifikációs Központ
H-1054 Budapest, Báthory u. 10.
E-mail: technicalnotification@eum.gov.hu
3B. Miniszterelnöki Kabinetiroda
Közigazgatási Államtitkári Titkárság
Budapest
Színház u. 1.
H-1014
HUNGARY
E-mail: kat@mk.gov.hu
4. 2024/0025/HU - SERV10 - Firma elettronica e documenti
5. Progetto di legge che modifica la legge CIII del 2023 sullo stato digitale e talune norme sulla fornitura di servizi digitali
6. Richiedere l’uso dell’identificazione elettronica ("identificazione elettronica") e della firma elettronica ("firma elettronica"), fornite dallo Stato al pubblico a titolo gratuito, anche nel caso di fornitori di servizi di comunicazione elettronica con un’ampia gamma di clienti.
7.
8. L’Ungheria si è impegnata a favore della digitalizzazione e in tale contesto ha adottato il programma di cittadinanza digitale nazionale alla fine del 2022 e la legge di attuazione del programma nel dicembre 2023, che entrerà in vigore, in linea di principio, il 1º luglio 2024. Un elemento concettuale della nuova legge, in linea con il quadro normativo dell’Unione europea per un’identità digitale europea, è che i servizi forniti dallo Stato ai cittadini dovrebbero essere ampiamente disponibili e utilizzabili, il che richiede anche la loro accettazione da parte dei fornitori di servizi privati.
In questo contesto, il preambolo del regolamento eIDAS 2.0 fa esplicito riferimento ai seguenti settori: "Le parti private facenti affidamento sulla certificazione che prestano servizi nei settori dei trasporti, dell’energia, dei servizi bancari e finanziari, della previdenza sociale, della sanità, dell’acqua potabile, dei servizi postali, dell’infrastruttura digitale, dell’istruzione o delle telecomunicazioni dovrebbero accettare l’uso dei portafogli europei di identità digitale per la prestazione di servizi per i quali la normativa dell’Unione o nazionale o gli obblighi contrattuali impongono un’autenticazione forte dell’utente per l’identificazione online".
La nuova legge sulla digitalizzazione nazionale mantiene i servizi digitali consolidati e ben funzionanti della precedente legge sulla digitalizzazione (legge CCXXII del 2015 sulle norme generali dell’amministrazione elettronica e dei servizi fiduciari) e, inoltre, tiene già conto delle norme del regolamento eIDAS 2.0 e introduce ulteriori nuovi servizi digitali, concentrandosi principalmente sull’amministrazione tramite dispositivi portatili (ad esempio telefoni cellulari, tablet).
Lo scopo normativo principale della legge è quello di consentire ai cittadini di gestire i propri affari con gli attori più importanti della loro vita quotidiana nel modo più conveniente, semplice e sicuro possibile. Di conseguenza, lo scopo della legge è anche quello di consentire ai cittadini di sfruttare le possibilità offerte dall’amministrazione digitale, che lo Stato offre gratuitamente, non solo quando si tratta della pubblica amministrazione e dei servizi pubblici, ma anche di tutti i fornitori di servizi non statali che hanno un’ampia gamma di clienti e sono spesso contattati dai cittadini. Ciò comprende, in particolare, i fornitori di servizi pubblici per la gestione dei rifiuti, gli enti che forniscono servizi energetici residenziali, i servizi idrici pubblici residenziali, le banche e le compagnie di assicurazione.
Al fine di conseguire l’obiettivo summenzionato, l’uso dell’identificatore unico e permanente fornito dallo Stato ai cittadini nell’ambito della cittadinanza digitale, necessario per la loro presenza nello spazio digitale, e l’identificazione basata su di esso ("identificazione elettronica"), nonché la firma elettronica ("firma elettronica"), che è intrinsecamente un servizio che facilita l’amministrazione ufficiale tra lo Stato e i cittadini, saranno disponibili per l’uso al di fuori dell’ambito dell’impiego statale a partire dal 1º giugno 2025, anche tra i suddetti principali attori economici.
Oggetto della presente notifica tecnica è la modifica della legge promulgata, che mira ad ampliare la gamma dei suddetti fornitori di servizi con i fornitori di servizi di comunicazione elettronica, dato che tali soggetti forniscono a una vasta gamma di cittadini anche servizi normalmente utilizzati nella vita quotidiana. Di conseguenza, la modifica promulgata alla legge CIII del 2023 offrirebbe ora la possibilità per i cittadini di utilizzare l’identificazione elettronica e la firma elettronica, fornite nel quadro della cittadinanza digitale, anche con questi fornitori di servizi.
Va sottolineato che tale esigenza è stata formulata non solo dallo Stato ma anche dagli operatori di mercato interessati, dal momento che in tutti i casi la loro amministrazione comporta anche l’identificazione dei clienti e, inoltre, tali operatori sono tenuti a svolgere procedure mirate di riconciliazione dei dati a intervalli specifici, il che potrebbe essere significativamente semplificato se l’identificazione dovesse essere effettuata con dati di registrazione autentici dello Stato.
L’estensione dell’identificazione elettronica e della firma elettronica non pregiudica i sistemi di identificazione e firma sviluppati autonomamente da banche, assicurazioni o altri soggetti in vigore e futuri, in quanto la legge stabilisce che i fornitori di servizi possono continuare a utilizzarli; essi offrono servizi pubblici ai cittadini unitamente ai loro servizi che svolgono la stessa funzione.
Lo scopo della modifica notificata è quello di includere i fornitori di servizi di comunicazione elettronica con un’ampia gamma di clienti che forniscono servizi individuali agli abbonati ai sensi della legge sulle comunicazioni elettroniche, ovvero consentire ai cittadini di utilizzare i servizi di identificazione elettronica e di firma elettronica nella gestione dell’amministrazione con società di telecomunicazioni (naturalmente, in aggiunta ai loro servizi digitali o, se non desiderano sviluppare tali servizi, al posto dei loro servizi), analogamente a un fornitore di servizi finanziari al dettaglio o a un fornitore di servizi energetici.
9. Uno degli spunti più importanti alla base della definizione della nuova legge sulla digitalizzazione nazionale è che, dal punto di vista del pubblico, l’amministrazione si sta spostando sempre più verso lo spazio digitale nella vita di tutti i giorni, e si prevede di conseguenza che, laddove la natura del caso lo consenta, l’amministrazione in presenza sarà notevolmente messa in ombra. Da un lato, questo spostamento sembra avvenire piuttosto rapidamente e, dall’altro, richiede anche agli operatori statali e di mercato di fornire servizi digitali sicuri ai loro clienti.
In linea con questa tendenza, la legge promulgata rende i servizi di identificazione elettronica e di firma elettronica forniti dallo Stato interpretabili non solo dalle organizzazioni pubbliche, ma anche da specifici operatori di mercato. Riconoscendo l’elevata rilevanza pubblica delle attività dei fornitori di servizi di comunicazione elettronica, la modifica notificata include tali fornitori di servizi nella gamma di fornitori che forniranno, a decorrere dal 1º giugno 2025, la possibilità di utilizzare i servizi di identificazione elettronica e di firma elettronica nella gestione dell’amministrazione, oltre ai propri servizi di identificazione e firma.
La modifica proposta mira inoltre a coinvolgere gli utenti che hanno poca o nessuna esperienza nell’amministrazione digitale, garantendo che lo Stato offra una possibilità di identificazione e firma ampiamente utilizzabile, di alta qualità e incentrata sull’esperienza utente nello spazio digitale, che costituisce la base per tutta l’amministrazione digitale.
I cittadini sono più propensi a utilizzare i servizi digitali per l’amministrazione se tali servizi sono facili da usare, sono progettati secondo logiche e funzioni d’uso simili, anche in modo uniforme, se aumentano la fiducia dei cittadini nello spazio digitale, se i cittadini incontrano gli stessi mezzi di identificazione nella maggior parte dei siti e sanno cosa aspettarsi, e non sono scoraggiati da servizi sviluppati separatamente da ciascun fornitore di servizi e costruiti in modo significativamente diverso o complesso.
In generale, dal lato dell’utente, l’introduzione dell’identificazione elettronica e della firma elettronica può contribuire a fornire agli utenti che sono abbonati residenziali delle soluzioni digitali semplici e di facile utilizzo che possono essere ampiamente utilizzate al di là dell’uso amministrativo e che, nel lungo periodo, consentiranno anche la sostituzione dei vari codici, nomi utente e altri dati identificativi associati a ciascun fornitore di servizi.
Per quanto riguarda il fornitore di servizi, la sicurezza è garantita dal fatto che gli abbonati si identificano mediante un metodo di identificazione conforme al diritto dell’Unione, la cui fonte principale di informazioni sono i registri pubblici autentici. La nuova regolamentazione aiuterà i fornitori di servizi di telecomunicazione a ottimizzare i processi di identificazione dei clienti e a ridurre gli oneri amministrativi imposti dai regolari obblighi di riconciliazione dei dati.
Per quanto riguarda gli aspetti relativi agli utenti e ai fornitori di servizi sopra descritti, occorre sottolineare che tali aspetti sono espressamente indicati anche nel preambolo del regolamento eIDAS 2.0: "Tutti i portafogli europei di identità digitale dovrebbero consentire agli utenti di identificarsi e autenticarsi elettronicamente online e offline a livello transfrontaliero per accedere a un’ampia gamma di servizi pubblici e privati. (…) Solo le autorità competenti degli Stati membri possono fornire un grado elevato di sicurezza nella determinazione dell’identità di una persona e garantire, pertanto, che la persona che rivendica o afferma una determinata identità sia effettivamente colui o colei che dice di essere".
10. Riferimento/i al/ai testo/i di base:
11. No
12.
13. No
14. No
15. No
16.
Aspetto OTC: No
Aspetto SPS: No
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Commissione europea
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