Messaggio 002
Comunicazione della Commissione - TRIS/(2017) 02068
Direttiva (UE) 2015/1535
Traduzione del messaggio 001
Notifica: 2017/0370/IRL
No abre el plazo - Nezahajuje odklady - Fristerne indledes ikke - Kein Fristbeginn - Viivituste perioodi ei avata - Καμμία έναρξη προθεσμίας - Does not open the delays - N'ouvre pas de délais - Non fa decorrere la mora - Neietekmē atlikšanu - Atidėjimai nepradedami - Nem nyitja meg a késéseket - Ma’ jiftaħx il-perijodi ta’ dawmien - Geen termijnbegin - Nie otwiera opóźnień - Não inicia o prazo - Neotvorí oneskorenia - Ne uvaja zamud - Määräaika ei ala tästä - Inleder ingen frist - Не се предвижда период на прекъсване - Nu deschide perioadele de stagnare - Nu deschide perioadele de stagnare.
(MSG: 201702068.IT)
1. MSG 002 IND 2017 0370 IRL IT 04-08-2017 IRL NOTIF
2. IRL
3A. National Standards Authority of Ireland
1 Swift Square
Northwood
Santry
Dublin 9
D09 A0E4
Ireland
Tel: 00 353 (0)1 807 3854
Email: EUDirective2015.1535@nsai.ie
3B. Paul McDonald
Department of Communications, Climate Action and Environment
Environmental Radiation Policy and Air Quality section
Newtown Road
Wexford
Ireland
Ph: 00353 53911 2080
Email: paul.mcdonald@dccae.gov.ie
4. 2017/0370/IRL - S00E
5. REGOLAMENTO 2017 RELATIVO ALLA LEGGE SULL'INQUINAMENTO ATMOSFERICO (COMMERCIALIZZAZIONE, VENDITA, DISTRIBUZIONE E COMBUSTIONE DI DETERMINATI COMBUSTIBILI), recante modifica dello strumento legislativo "regolamento 2012 relativo alla legge sull'inquinamento atmosferico (commercializzazione, vendita, distribuzione e combustione di determinati combustibili)".
6. Carbone a uso domestico.
7. -
8. Ai sensi della normativa dell'UE, nello specifico, della direttiva sui limiti nazionali di emissione (2016/2284/UE) e della direttiva per un'aria più pulita in Europa (2008/50/CE), l'Irlanda ha l'obbligo legale di ridurre l'impatto sulla salute associato all'inquinamento atmosferico. Anche se la riduzione di tale inquinamento dovrebbe derivare dall'attuazione di una normativa su scala dell'UE, ogni Stato membro ha l'obbligo di concepire le proprie strategie, adeguate a livello nazionale, che individuino il profilo di inquinamento atmosferico nazionale affrontandolo con efficacia. Esse dovrebbero comprendere strategie specificamente concepite per ridurre le principali fonti di inquinamento atmosferico.
Si stima che i combustibili solidi domestici, in Irlanda, siano responsabili di oltre il 50% di tutto l'inquinamento atmosferico da materiale particolato sottile (PM2,5), nonostante soddisfino meno del 5% del fabbisogno energetico nazionale. Il PM2,5 sortisce un impatto diretto sulla salute umana e sull'ambiente: inoltre, si stima che sia responsabile del 95% dei 1.600 decessi precoci imputabili all'inquinamento atmosferico in Irlanda (AEA, 2016). All'ora attuale, la normativa dell'UE non tratta delle emissioni da combustibili solidi domestici. Tale fatto e lo sproporzionato contributo all'inquinamento atmosferico e alla mortalità precoce impongono all'Irlanda di agire per elaborare e attuare provvedimenti nazionali complementari di riduzione di quest'importante fonte di emissioni.
In Irlanda vige dal 1990 un quadro legislativo per affrontare le emissioni domestiche mediante la designazione di "zone ad aria pulita", ai sensi della legge 1987 sull'inquinamento atmosferico. Il progetto di regolamento riunisce la rete di "zone ad aria pulita" esistente nelle grandi aree urbane irlandesi: inoltre, amplia tali zone alle piccole aree urbane e all'intero territorio nazionale per rendere disponibili a tutti i benefici dell'aria pulita. Suddetto progetto di regolamento agevola altresì un'attuazione e un'esecuzione più efficaci della normativa, fornendo un quadro legislativo coerente sull'intero territorio nazionale.
9. In Irlanda, la diffusione del combustibile solido domestico è insolitamente elevata (vedasi il grafico: figura 1 della relazione acclusa): questo comprende principalmente combustibili a base di carbone e torba; in termini energetici, comprende il carbone (7,7%), la torba (7,5%) e una piccola quantità di biomassa (1,2%). Il carbone è la fonte di PM2,5 più rilevante, responsabile del 47% di tutte le emissioni domestiche. La torba e la biomassa sono responsabili rispettivamente del 43% e del 10%. L'Agenzia per la protezione dell'ambiente (EPA) ha riscontrato livelli di inquinamento atmosferico maggiori fuori delle "zone ad aria pulita" e appoggia una "zona ad aria pulita" su scala nazionale.
Il progetto di regolamento amplia le "zone ad aria pulita" esistenti all'intero territorio nazionale, al fine di fissare norme minime nazionali per determinati carboni per ridurre le emissioni, il che sosterrà un passaggio dal carbone grezzo ai combustibili più puliti (ad esempio, gli agglomerati di carbone) in linea con le raccomandazioni dell'OMS (2014). Un passaggio ai combustibili agglomerati può altresì recare benefici climatici in quanto agevola i prodotti dal minor tenore di carbonio a base di miscela di biomassa, coerentemente con la politica fiscale nazionale: questa esclude dalla tassa sul carbonio l'elemento "biomassa" degli agglomerati di carbone a basse emissioni di fumo [valutazione della DG TAXUD del 2015, rif. TAXUD.C.2(2015)4708811 VZ/sk].
10. Riferimenti a testi di base: regolamento 2012 relativo alla legge sull'inquinamento atmosferico (commercializzazione, vendita, distribuzione e combustione di determinati combustibili). http://www.irishstatutebook.ie/eli/2012/si/326/made/en/print
11. No
12. -
13. No
14. No
15. Sì
16. Aspetto OTC
Sì
Aspetto SPS
No - Il progetto non è una misura sanitaria o fitosanitaria
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Commissione europea
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