Messaggio 002
Comunicazione della Commissione - TRIS/(2021) 01855
Direttiva (UE) 2015/1535
Traduzione del messaggio 001
Notifica: 2021/0304/F
No abre el plazo - Nezahajuje odklady - Fristerne indledes ikke - Kein Fristbeginn - Viivituste perioodi ei avata - Καμμία έναρξη προθεσμίας - Does not open the delays - N'ouvre pas de délais - Non fa decorrere la mora - Neietekmē atlikšanu - Atidėjimai nepradedami - Nem nyitja meg a késéseket - Ma’ jiftaħx il-perijodi ta’ dawmien - Geen termijnbegin - Nie otwiera opóźnień - Não inicia o prazo - Neotvorí oneskorenia - Ne uvaja zamud - Määräaika ei ala tästä - Inleder ingen frist - Не се предвижда период на прекъсване - Nu deschide perioadele de stagnare - Nu deschide perioadele de stagnare.
(MSG: 202101855.IT)
1. MSG 002 IND 2021 0304 F IT 21-05-2021 F NOTIF
2. F
3A. Ministères économiques et financiers
Direction générale des entreprises
SQUALPI
Bât. Sieyès -Teledoc 151
61, Bd Vincent Auriol
75703 PARIS Cedex 13
d9834.france@finances.gouv.fr
3B. Direction générale des entreprises
Service de l’économie numérique
Ministère de l’économie, des finances et de la relance
139 rue de Bercy
75012 Paris
4. 2021/0304/F - SERV
5. Progetto di legge che rafforza il rispetto dei principi della Repubblica
6. Piattaforme online (in particolare social network e motori di ricerca)
7. -
8. Con notifica 2021/152/F del 12 marzo 2021, le autorità francesi hanno notificato gli articoli 19 e 19 bis del progetto di legge che rafforza il rispetto dei principi della Repubblica.
Per quanto riguarda l'oggetto della summenzionata notifica, nel corso dell'esame del Senato lo scorso aprile sono state apportate modifiche ai paragrafi 2, 5 e 8 dell'articolo 19. Le autorità francesi presentano pertanto una nuova notifica ai sensi del punto 3 dell’articolo 5, paragrafo 1, della Direttiva (UE) 2015/1535.
Gli articoli 19 e 19 bis fanno parte del capitolo IV del disegno di legge dedicato alla lotta contro l'odio e i contenuti illegali online. L'articolo 19 istituisce un meccanismo per contrastare i “siti mirror” di siti già considerati illegali, basato sull'intervento dell'autorità amministrativa competente. Detta autorità può chiedere il blocco dell'accesso o la cancellazione dell'elenco di un servizio di comunicazione pubblica online in cui il contenuto sia identico o equivalente a quello del servizio oggetto della sentenza giudiziaria. L’articolo 19 bis stabilisce per alcuni operatori di piattaforme online (social netowrk, motori di ricerca, ecc.), il cui pubblico supera una certa soglia, una serie di obblighi di mezzi destinati a prevenire e contrastare la diffusione online di contenuti illegali lesivi della dignità umana. Tali obblighi si applicano agli operatori, indipendentemente dal fatto che siano stabiliti o meno sul territorio francese. Gli obblighi principali di cui all'articolo 19 bis riguardano (i) la cooperazione con le autorità giudiziarie o amministrative, il mantenimento del contenuto dichiarato e ritirato e la nomina di un punto di contatto; (ii) la trasparenza delle condizioni generali d'uso, il sistema di moderazione, le condizioni per la sospensione o la cessazione del conto e la comunicazione del pubblico sulla loro politica di moderazione; (iii) la fornitura agli utenti di un meccanismo per la segnalazione di contenuti illegali e l'elaborazione tempestiva di tali relazioni; (iv) l'instaurazione di procedure interne per combattere il ritiro del contenuto e la sospensione dei conti; (v) la valutazione e la mitigazione dei rischi sistemici associati al servizio; (vi) l’obbligo di riferire periodicamente al Consiglio superiore dell’audiovisivo (Conseil Supérieur de l’Audiovisuel), e; (vii) eventuali ingiunzioni e sanzioni inflitte dallo stesso Consiglio in caso di inosservanza di tali obblighi.
Le modifiche ai paragrafi 2, 5 e 8 dell'articolo 19 riguardano i seguenti quattro punti:
Paragrafo 2: lo scopo della modifica è di ampliare il campo di applicazione dei soggetti ai quali le autorità giudiziarie possono prescrivere misure volte a prevenire o porre fine ai danni causati da un sito illegale o da un contenuto illecito; L’ingiunzione del giudice non è più limitata a host o provider di servizi Internet, ma a "qualsiasi persona" che possa contribuire a queste misure preventive. Essa sostituisce il provvedimento provvisorio e chiede le procedure di cui all’articolo 6 I 8 della legge sulla fiducia nell’economia digitale con la procedura accelerata per i meriti di cui all’articolo 481-1 del Codice di procedura civile.
Paragrafo 5: sono state apportate due modifiche:
- da un lato, l’emendamento mira anche ad estendere il campo d’applicazione degli attori ai quali l’autorità amministrativa può chiedere il blocco di un sito mirror; conformemente al paragrafo 2, la richiesta dell’autorità amministrativa non è più limitata agli host o ai fornitori di servizi Internet, ma può essere indirizzata a “qualsiasi persona” che possa contribuire a impedire l’accesso a tale sito mirror;
- la definizione di “sito mirror" è riveduta in termini più circoscritti e più ristretti; il “sito mirror" è il sito web online che riproduce "in tutto o in modo sostanziale" il contenuto del servizio online mirato alla decisione del giudice.
Paragrafo 8: ai sensi del paragrafo 2, la modifica sostituisce la misura provvisoria e chiede procedure in caso di inosservanza della domanda di blocco o di cancellazione dell’elenco con la procedura accelerata per i meriti di cui all’articolo 481-1 del Codice di procedura civile.
9. Le autorità francesi si sono trovate di fronte a una serie di attacchi, il più recente dei quali (l'attacco Conflans-Sainte-Honorine) ha illustrato ancora una volta il ruolo importante svolto dalla diffusione online, su alcune piattaforme principali, di contenuti che incitano alla violenza e all'odio. Essi ritengono che vi sia urgente necessità di intervenire per rendere questi operatori responsabili della posizione che ora occupano nella sfera pubblica, tenendo conto dei rischi sistemici che i loro modelli operativi possono comportare. La logica dell’articolo 19 bis si basa su un sistema di obblighi di mezzi, che corrisponde a quello adottato dal progetto di regolamento europeo “legge sui servizi digitali". La legge è destinata ad essere applicata in attesa dell'entrata in vigore di questa iniziativa europea e, in ogni caso, entro il 31 dicembre 2023.
Per quanto riguarda le modifiche ai paragrafi 2, 5 e 8 dell'articolo 19, esse sono giustificate in particolare dai seguenti motivi:
- Gli sviluppi tecnologici tendono ad ampliare il campo di applicazione degli attori che possono essere utilmente richiesti per porre fine alle illegalità online, al di là degli host e dei fornitori di servizi Internet. Per esempio, al fine di impedire l'accesso a un sito, l'emergere del nuovo protocollo "DNS over HTTPS" ("DoH") potrebbe coinvolgere attori come gli operatori di server DoH. La nuova definizione di “sito mirror" è più rilevante per comprendere la nozione di sito web online (e non di contenuti isolati). Essa tiene conto del fatto che possono essere apportate modifiche molto facilmente e molto rapidamente al contenuto di un sito ritenuto illegale, il che non dovrebbe impedire l'applicazione di misure di blocco o di cancellazione dell'elenco. Questa definizione fornisce un'ulteriore garanzia in termini di proporzionalità e di efficacia del meccanismo. A questo proposito, si precisa che l'intervento dell'autorità pubblica che identifica i siti mirror e trasmette tali informazioni agli intermediari interessati dal meccanismo costituisce una garanzia di certezza del diritto.
- La nuova procedura accelerata sui meriti ha il vantaggio, rispetto a quelli precedentemente previsti, di essere di natura contraddittoria, fornendo in tal modo maggiore garanzia nei diritti alla difesa. Tale procedura è oggetto di impugnazione, a meno che la decisione non sia emessa dal primo presidente della Corte d'appello. Le decisioni di blocco sono definitive e consentono una risposta più adeguata alle parti garantendone la certezza giuridica.
10. Non è disponibile alcun materiale di riferimento
11. No
12. -
13. No
14. No
15. -
16. Aspetto TBT
No - il progetto non è una regolamentazione tecnica o una procedura di valutazione della conformità
Aspetto SPS
No - Il progetto non è una misura sanitaria o fitosanitaria.
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Commissione europea
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